PULIZIA DI PARCHI E PARCHEGGI

I PROFUGHI SI METTONO AL LAVORO

23 ottobre 2015 – CAPANNORI. I migranti potranno integrarsi nei luoghi di accoglienza svolgendo volontariamente lavori socialmente utili, passando attraverso le associazioni. È questo il progetto a cui sta lavorando il Comune che coinvolgerà dieci profughi richiedenti asilo che eseguiranno attività di volontariato e progetti di pulizia delle aree verdi per migliorare la cura del territorio. Due percorsi, uno che vede la partecipazione preponderante delle associazioni e l’altro più legato alle attività dell’ente e al settore dei lavori pubblici.

Intanto prima del periodo natalizio dieci profughi che hanno trovato accoglienza sul territorio collaboreranno con il Comune, attraverso la cooperativa Odissea, per la pulizia di alcune aree verdi pubbliche, un settore ritenuto prioritario dall’amministrazione comunale. I profughi che a Capannori hanno trovato un luogo dove vivere, scappando da guerre e fame, presteranno la loro opera su base volontaria, quindi senza ricevere alcun compenso. Prima di iniziare questa esperienza parteciperanno ad un corso di formazione per apprendere alcune nozioni in materia di sicurezza.

Tra le attività di pubblica utilità la pulizia dei parcheggi di Segromigno in Monte e Segromigno in Piano, del parco situato dietro la ex circoscrizione di San Leonardo in Treponzio, del cimitero di Colognora e dei giardini di alcune scuole.

«Coinvolgere i richiedenti asilo in attività utili per la collettività è un sistema molto efficace per dare il via a un processo di inserimento nella comunità che li ospita, integrazione e uguaglianza passano anche dal dare e ricevere reciproco – sostiene l’assessore alle politiche sociali Ilaria Carmassi – offrendo la possibilità a queste persone che hanno dovuto abbandonare il proprio paese a causa di guerre e povertà di dimostrare che hanno voglia di ricambiare l’accoglienza ricevuta rendendosi utili e estituendo così loro dignità. La scelta di coinvolgerli nella manutenzione di spazi verdi è dettata dall’attenzione che prestiamo alla cura del territorio».

La manutenzione delle aree verdi non è il primo esempio di profughi che lavorano per il bene della comunità. Durante la scorsa estate quindici richiedenti asilo che hanno trovato ospitalità nel territorio di Capannori, hanno recuperato il campo sportivo presente nella Casa della Salute “Gori” di Marlia grazie alla collaborazione tra Comune associazione Acpa di Marlia, e alla cooperativa Odissea, affiliata al consorzio So&Co che gestisce l’accoglienza, della Capannori Servizi e della cooperativa Il Castello. (ni.nu.)

FONTE –  IL TIRRENO

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